sabato 25 ottobre 2014

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[tratto da www.varesesport.com]
Settore Giovanile – Il punto di Bruno Bianchi:
“Tutte le squadre nei top campionati”
Sono ripartiti per una nuova esaltante stagione i campionati del Settore Giovanile della Pallacanestro Varese che anche quest’anno è sotto la guida del sempreverde Bruno Bianchi, un faro nel mondo giovanile cestistico.
“La grande novità rispetto allo scorso anno -racconta il Responsabile del Settore Giovanile biancorosso- è quella di esser riusciti, con tutte le squadre, a qualificarci per i massimi campionati di categoria: Eccellenza per Under 19, Under 17, Under 15 ed Under 14, Elite per l’Under 13 che, come lo scorso anno, parteciperà anche al campionato Under 14 Provinciale. È una cosa unica ed importante, anche perché si diventa più bravi giocando con i più forti. Il risultato? Non conta; ciò che ci interessa, è portare avanti tutti i gruppi cercando di capire, un giorno, se ci saranno giocatori in grado di sedersi sulle panchine di Serie A”.
Analizziamo squadra per squadra: Under 19.
“Squadra che ha tantissimi margini di miglioramento e buone individualità ma che dobbiamo ‘aspettare’. È composta, infatti, da giocatori che, insieme, non hanno mai giocato e di conseguenza hanno bisogno di tempo per esprimersi al meglio trovando il giusto equilibrio. È allenata da Andrea Meneghin, Andrea Montagnoli e Matte Jemoli che, da assistente del ‘Poz’, rappresenta una presenza importantissima perché l’Under 19, i cui ragazzi spesso si allenano con i giocatori della Openjobmetis, gioca con gli stessi schemi, offensivi e difensivi, della Prima Squadra”.
Under 17?
“Allenato da Andrea Triacca e Giuseppe Iovene, è un team che è partito subito forte in campionato (tre vittorie ed una sconfitta, ndr) raggiungendo il secondo posto in classifica. Riteniamo che possa regalare tante soddisfazioni”.
Under 14 ed Under 13?
…omissis…
Passano gli anni, ma l’obiettivo rimane sempre lo stesso.
“Quello di ‘creare’ giocatori. In che modo?.…omissis…Le categorie Under 17 ed Under 19, invece, sono quelle fondamentali per capire seriamente se un ragazzo può fare del gioco del basket un vero e proprio lavoro”.
Marco Gandini

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